Informazioni sul radon e sul complesso di attività svolte in Italia per la riduzione del rischio sanitario connesso all’esposizione della popolazione al radon.

  • Il radon è un gas radioattivo proveniente principalmente dal suolo ed è presente in tutti gli edifici, con concentrazione anche molto diversa da un edificio all’altro.
  • L’esposizione al radon è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.
  • In Italia l’esposizione al radon è responsabile (secondo la stima del 2010 dell’Istituto Superiore di Sanità) di circa 3200 casi di tumore polmonare all’anno.

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Questo è il sito del Piano Nazionale Radon ed ha lo scopo di fornire le informazioni principali sul radon e sul complesso di attività svolte in Italia per la riduzione del rischio sanitario connesso all’esposizione della popolazione al radon.

 

Il radon e i suoi effetti sulla salute
In questa sezione, composta da due sottosezioni, sono descritte: 1) le proprietà del radon e da dove proviene, 2) i suoi effetti sulla salute.

  • Il radon è un gas radioattivo proveniente principalmente dal suolo ed è presente in tutti gli edifici, con concentrazione anche molto diversa da un edificio all’altro.
  • L’esposizione al radon è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.
  • In Italia l’esposizione al radon è responsabile (secondo la stima del 2010 dell’Istituto Superiore di Sanità) di circa 3200 casi di tumore polmonare all’anno.

Il Piano Nazionale Radon (PNR)

e l’Archivio Nazionale Radon (ANR)
Nella sezione del Piano Nazionale Radon (PNR) sono descritti gli obiettivi principali ed una sua breve cronistoria, incluso un cenno ai progetti finora finanziati per il suo coordinamento.

  • Il PNR consiste in un piano pluriennale per realizzare, in modo coordinato a livello nazionale, il complesso di azioni necessarie per ridurre il rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon.
  • Dotarsi di un PNR è diventato obbligatorio per ogni Paese membro dell’UE, in base alla nuova direttiva europea in materia di radioprotezione, pubblicata il 17 gennaio 2014.

Nella sezione dell’Archivio Nazionale Radon (ANR) sono descritte le finalità e le tipologie di dati raccolti, relativi principalmente alla situazione in Italia.

  • L’ANR è uno strumento fondamentale del Piano Nazionale Radon nell’ambito del quale vengono raccolti e analizzati dati ed informazioni sul radon in Italia.
  • I due principali obiettivi dell’ANR sono: 1) la valutazione del rischio di tumore al polmone attribuibile all’esposizione al radon in Italia; 2) la valutazione dell’efficacia dei programmi per la riduzione di tale rischio e la conseguente pianificazione ottimizzata di nuovi programmi.

Quanto radon c’è in Italia e come si misura
In questa sezione, composta da due sottosezioni, sono sintetizzati: 1) i risultati delle principali campagne di misura effettuate in Italia (separatamente per abitazioni, scuole e luoghi di lavoro); 2) le informazioni sulle modalità più appropriate per misurare la concentrazione di radon al fine di valutare correttamente il rischio ad essa associato.

  • Campagne di misura della concentrazione di radon indoor sono state effettuate a partire da fine anni ’80, sia a livello nazionale che regionale, finalizzate a stimare l’esposizione della popolazione al radon.
  • In ogni Regione, il valore di concentrazione di radon all’interno di singole abitazioni, scuole e luoghi di lavoro varia da pochi Bq/m3fino a migliaia di Bq/m3.
  • Anche in presenza di mappe, più o meno dettagliate, della concentrazione di radon misurata in tali campagne (disponibili per diverse Regioni), l’unico modo affidabile per conoscere la situazione nella propria abitazione è fare una misura con dispositivi e protocolli adeguati.

Attività in Italia e all’estero
Nella sezione riguardante l’Italia, composta da cinque sottosezioni, è riportata una breve sintesi delle attività svolte nel Paese per quanto riguarda: 1) campagne di misura, 2) campagne di misura – attività Regione per Regione, 3) azioni di prevenzione e risanamento in edifici, 4) formazione degli operatori, 5) informazione della popolazione.

  • Dati sulle attività svolte in Italia sono raccolti nell’Archivio Nazionale Radon. In una prima fase sono stati raccolti solo dati relativi alle attività svolte dagli enti pubblici preposti.
  • Gli enti pubblici preposti hanno condotto molte decine di campagne di misura (di cui 5 a carattere nazionale), che hanno coinvolto complessivamente circa 36 000 abitazioni, 8 300 scuole e 7 500 luoghi di lavoro.
  • Complessivamente sono state svolte azioni di risanamento in oltre 300 edifici (di cui circa 160 scuole, 80 abitazioni e 60 luoghi di lavoro).

Nella sezione riguardante l’attività all’estero sono riportate alcune delle principali attività in materia svolte a livello internazionale, a cui l’Italia ha preso parte.

  • Le attività del Piano Nazionale Radon sono state pianificate tenendo in particolare conto le attività e le indicazioni di organismi internazionali.
  • L’Italia ha preso parte, oltre che all’elaborazione della nuova direttiva europea in materia di radioprotezione, a varie attività internazionali che hanno prodotto raccomandazioni e documenti vari, utili per il prossimo recepimento della direttiva europea e l’ottimizzazione della protezione dal radon in Italia.

Normative e attività regolatorie
In questa sezione, composta da due sottosezioni, sono brevemente descritti: 1) il quadro normativo e regolatorio nazionale (con riferimenti alle principali disposizioni previste dalla nuova direttiva europea in materia); 2) le altre attività regolatorie promosse a livello regionale allo scopo di rendere operative ed eventualmente integrare le disposizioni nazionali.

  • La vigente normativa italiana è relativa solo al radon nei luoghi di lavoro (con particolare attenzione alle scuole).
  • La nuova Direttiva Europea in materia di protezione della popolazione dalle radiazioni ionizzanti (approvata il 5 dicembre 2013) contiene anche disposizioni riguardanti il radon nelle abitazioni e una più stringente protezione dal radon nei luoghi di lavoro.
  • Diverse Regioni hanno emanato atti regolatori allo scopo di rendere operative ed eventualmente integrare le disposizioni nazionali in ambito normativo e regolatorio. Ad oggi, solo la Regione Toscana ha proceduto all’individuazione delle aree ad elevata probabilità di alte concentrazioni di radon, ai sensi del D.Lgs 230/95 e s.m.i.

Domande e risposte
In questa sezione sono presenti le risposte alle domande più frequenti sul radon.

Notizie in rilievo, convegni e corsi (sezione in corso di attivazione)
In questa sezione sono riportate notizie sintetiche di maggior rilievo sul radon in Italia e nel mondo, i convegni, nazionali ed internazionali, che hanno tra le tematiche affrontate il radon ed i suoi effetti sulla salute. Inoltre sono annunciati i corsi di formazione, nazionali ed a carattere locale, organizzati da enti istituzionalmente preposti.

Link

Link ai siti dei principali enti pubblici coinvolti sulle tematiche radon che hanno pagine dedicate a tali tematiche. Tali link sono raggruppati in:

  • siti italiani nazionali
  • siti italiani regionali (generalmente pagine di siti delle ARPA/APPA o di Assessorati regionali)
  • siti di organismi internazionali (incluso pagine web di progetti internazionali)
  • siti di altri Paesi europei
  • siti di alcuni Paesi extra europei.

 

 

Se avete altre domande che non trovano risposta in questa lista, non esitate ad inviarle via e-mail a: radon@iss.it

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